Perdere tempo impiegandolo:
In diverse occasioni mi sono ritrovata seduta sul divano con il telefono in mano senza capire effettivamente cosa stessi facendo. I social li utilizzo molto per lavoro, perciò anche nel tempo libero sfrutto il tempo che ho per raccimolare idee utili e stimolanti forzando il mio algoritmo.
Non è facile uscire dalla gabbia d’oro del web, convinto di conoscerti più di te stesso, per poter evadere dagli schemi prestabiliti e finire a fare sempre la stessa cosa. O vedere le stesse cose, per poi esclamare al tavolo dell’aperitivo il venerdì sera :
Si Ma SoNo TuTtI uGuAlI.
Ero seduta sul divano, con il diploma di hacker di primo livello meta edition quando d’improvviso un senso di ansia mi assale. Sto sprecando il mio tempo?
Non so voi, ma in fasce orarie ben precise che di solito si evidenziano tra le 5 e le 7 del mattino oppure esattamente prima di chiudere gli occhi, specialmente quando il giorno dopo ho un impegno importante per cui dovrei sfruttare le ore di sonno con estrema cura, arriva dentro di me il prepotente pensiero che un giorno, proprio io, con il mio corpo, le mie mani, i miei piedi, i miei capelli, vivremo l’esperienza di morire.
Tutto finito, sipario. Avrò paura? Sarà annunciato da un periodo di tempo che lo antecederà o succederà in maniera violenta? Se succedesse domani? Se qualcuno dicesse: tra due giorni te ne andrai, io Clara, cosa farei?
Non voglio farvi entrare in questo macabro meccanismo di riflessione ma è per farvi capire che da lì nasce la mia ansia del perdere tempo. Nonostante stia facendo comunque qualcosa.
Mi sforzo di aprirmi con il mondo ricordando subito perchè non voglia farne parte
Avete presente quando periodicamente ribadite a voi stessi che non potete preferire la vita in solitaria o lontano da altri esseri viventi? Mi capita spesso, prima o dopo il pensiero di morte generalmente, anche quando rifiuto un invito per fare qualcosa.
Contrasto la voce dentro di me che ci tiene a ricordarmi che a casa sarei al sicuro senza dovermi preoccupare di dire qualcosa di sbagliato o che possa inavvertitamente ferire qualcuno. Io ho un problema, se non penso a quello che dico ogni tanto escono commenti che da parte mia sono esclusivamente curiosità, per alcuni però possono risultare invadenti, giustamente. Non ci penso.
Dai esci, mi dico. Lo faccio. Non l’avessi mai fatto.
Le persone ti trattano male
Per strada, i ciclisti e i monopattini minano alla tua vita, le persone sul marciapiede si spostano, quando lo fanno, sottolineando con uno sguardo di disprezzo identico alla mia professoressa di chimica che mi consegnava il compito il lunedì mattina. Le file sono piene di malcontento, i ristoranti sono pieni, i bambini urlano, se hai un cane i locali si affacciano con il fucile pronti a giudicare il fatto che avendo tu un animale non lo abbia fatto evacuare in mezzo alla strada tra un taxi che suona e l’altro. Quello seduto di fianco a me sul treno ha il naso che fischia ad ogni respiro, quando hanno aperto le porte per farci salire una signora mi ha pestato un piede e si è letteralmente scaraventata nel vagone come se non avessimo ognuno il proprio posto numerato comprato in precedenza.
Sono sfinita.
Non sono mai stata una persona estremamente organizzata, mi piace farmi trasportare dal momento e vivere il momento.Peccato che nella società di oggi lasciarsi il diritto di decidere non è più un’opzione valida.
Forse è questo che rende le persone poco accomodanti con il prossimo?
Non facciamo di tutta l’erba un fascio. Di spine.
Non voglio scrivere nero su bianco che ogni persona del mondo si comporti male nella sua quotidianità. Non sarebbe corretto, facendo una valutazione sulla base del motto al concerto di Harry a Reggio Emilia : tratta le persone con gentilezza, ma se mi superi ti ammazzo, qualche dubbio ce l’ho.
Le spine della vita si sentono, si è sempre più stanchi, di corsa, stressati, tanto che l’idea di condividere la propria quotidianità facendo anche caso all’estraneo che condivide il treno con te sembra ingestibile.
Cosa abbiamo fatto per meritarci di essere trattati bene solo nel clan delle persone della nostra gang del bosco?
Ci chiamiamo amo, teso, love, cuore, vita, poi perdiamo la pazienza con quello che non riesce a pagare il parcheggio con apple pay
Quando lavoravo da zara, ero considerata un fantasma. O un manichino senza cervello nel caso non avessi trovato la maglia da 5 euro che serviva per il party fluo del fine settimana.
ALT. Con questo non sto dicendo che sia immune dall’intolleranza del prossimo, tutt’altro. Io stessa mi rendo conto di vivere la vita quotidiana infastidita dagli altri. Ogni tanto me ne frego, altre volte invece vivo momenti di estrema frustrazione emotiva. Tipo quando le persone non rispettano le file o superano a destra al semaforo.
Li odio. Letteralmente. Vorrei scendere con una spranga di ferro e distruggere la loro punto truccata.
il problema di fondo: pensiamo di essere i migliori
Su questo mi sento abbastanza serena, so di essere la migliore ma non saprei in quale ambito. Questo mi porta a non rapportarmi con gli altri in modo autorevole in praticamente nulla.
Nel mondo però a rimarcare il territorio siamo in tanti, stanchi della battuta fuori luogo del capo, in ritardo all’evento a cui non vorremmo andare ma abbiamo detto che saremmo stati presenti, con la doccia da fare dopo la palestra delle 19 ma la spesa non si fa da sola. E non vuoi ordinare Glovo per la quarta volta in una settimana. I feel you.
Questa settimana ho provato a far caso al mondo che mi circonda, è un esercizio che vi consiglio. Impegnandovi un minimo a percepire ciò che vi passa di fianco vi accorgerete che non è il mondo a trattarvi male, ma le persone a vivere un forte disagio emotivo. Aiuterà a vivere i momenti di forte stress con uno sguardo completamente diverso. Trust me.
Essere gentili sempre e non solo con il proprio brother è un’esperienza mistica che consiglio di espandere anche alle poste.
TORNA BITE MARKET!!!
Il 24 settembre torna il mercato vintage, second hand e piccolo artigianato più sorridente di Torino!
Se volete vivere l’esperienza di un giorno all’insegna del sorriso e della gentilezza, tutto quello che dovete fare e raggiungerci da Combo, Corso Regina 128.
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